Semestre UE, adesso tocca all’Ungheria

Per una coincidenza significativa, all’indomani del risultato storico delle legislative francesi, che hanno visto, oltre ad un’affluenza «storica» oltre il 65%, considerando che alle elezioni politiche del 2022 la percentuale è stata del 47,51%, la vittoria netta del Rassemblement National con il duo Le Pen-Bardella e gli alleati Repubblicani di Eric Ciotti al 33%, seguito dalla Sinistra unita al 29% e dal crollo della maggioranza macroniana al di sotto del 22%, inizia oggi la presidenza di turno ungherese del Consiglio Ue, che si concluderà il 31 dicembre 2024. Il programma di Budapest si articola intorno a sette priorità: un “New deal” per la competitività; il rafforzamento della politica di difesa europea; una politica di allargamento coerente e basata sul merito; arginare la migrazione illegale; plasmare il futuro della politica di coesione; una politica agricola orientata verso l’agricoltore; la sfida demografica.
“Make Europe great again” è il motto che il governo ungherese ha scelto per il suo semestre di presidenza dell’Ue. Un messaggio cui, però, Budapest non vuole associare ufficialmente all’ex presidente Usa, ora in campagna elettorale per essere rieletto e favorito dai sondaggi, Donald Trump. «Trump non credo abbia mai voluto rendere grande l’Europa», ha detto ai giornalisti l’ambasciatore ungherese presso l’Ue, Odor Balint, presentando il semestre di turno.
Le prime riunioni a livello ministeriale si terranno a Budapest l’8 e 9 luglio, con un Consiglio Ue informale Competitività (Mercato interno e industria), e l’11-12 luglio, con una riunione informale dei ministri dell’Ambiente. È la seconda volta che l’Ungheria esercita la presidenza del Consiglio.