Secondo Kaspersky gli attacchi sono aumentati del 7%

Le piccole e medie imprese (PMI) sono sempre più spesso prese di mira dai criminali informatici e la forma di attacco più diffusa continua a essere quella dei Trojan, particolarmente pericolosi perché, a differenza dei virus, non possono autoreplicarsi e di solito imitano software legittimi. È quanto emerge dall’ultimo report realizzato da Kaspersky, il colosso internazionale della cybersecurity. Secondo l’analisi, nei primi quattro mesi del 2024 sono stati registrati 100.465 attacchi Trojan a piccole e medie imprese, il 7% in più rispetto allo stesso periodo del 2023. Microsoft Excel, spiega l’azienda, è tornato a essere il più importante canale di attacco, passando dal quarto al primo posto tra il 2023 e il 2024. Microsoft Word si è classificato al secondo posto, mentre Microsoft PowerPoint e Salesforce sono state le terze applicazioni più bersagliate. Commentando i risultati dell’indagine, Vasily Kolesnikov, Cybersecurity Expert di Kaspersky, ha spiegato che «l’errore umano, spesso dovuto a una scarsa consapevolezza in materia di sicurezza informatica, rimane una vulnerabilità significativa per le PMI. Inoltre, l’uso abituale di Microsoft Excel all’interno degli uffici costituisce un terreno fertile per i criminali informatici che possono nascondere e manipolare dati dannosi in grandi dataset che sono poi ampiamente condivisi all’interno dell’azienda». È fondamentale, ha poi aggiunto, «che tutte le PMI definiscano policy chiare per l’accesso a qualsiasi asset aziendale e si assicurino che di ricordare regolarmente al personale l’importanza di seguire le regole di base della cybersecurity».