Accusato di duplice omicidio aggravato
Dopo sedici ore di interrogatorio, il figlio di Luisa Marconi e Giuseppe Ricci – i due coniugi trovati morti a Fano, in provincia di Pesaro – ha confessato l’omicidio. I corpi dei due anziani sono stati trovati il 24 giugno nel loro appartamento, l’uomo con una profonda ferita alla testa e la donna con segni di strangolamento. A dare l’allarme è stato il figlio stesso, raccontando alle forze dell’ordine di non aver notizie dei genitori e di essere preoccupato. A quel punto le forze dell’ordine si sono precipitate nell’abitazione, trovando la coppia priva di vita. Dalle prime ricostruzioni sulla situazione della famiglia, è emerso che i due avrebbero dovuto lasciare la casa a breve a causa dei debiti contratti dal figlio, per il quale avevano fatto da garanti. Una situazione che ha portato gli investigatori a concentrare le attenzioni sul 50enne, fermato e portato in caserma la notte tra lunedì e martedì. Secondo quanto raccontato in fase di interrogatorio, li avrebbe uccisi perché restii a dargli soldi. Il 50enne si sarebbe recato a casa dei genitori per misurare la pressione alla madre, in quanto malata, ma con la donna sarebbe scoppiata una discussione, al culmine della quale l’ha strangolata. Dopodiché è andato nella stanza del padre armato di martello e l’ha colpito a morte, per poi fare ritorno nel suo appartamento e chiamare le forze dell’ordine. È accusato di duplice omicidio aggravato dalla crudeltà e dal rapporto di parentela.