«Stati Uniti hanno stessa responsabilità di Kiev»

L’attacco ucraino di ieri sulla Crimea occupata si è trasformato in un caso diplomatico. L’ambasciatrice Usa a Mosca è stata infatti convocata dal ministero degli Esteri russo. Secondo la Russia, infatti, l’attacco avvenuto con missili statunitensi Atacms implica una responsabilità anche da parte di Washington. Stando alla Ria Novosti, all’ambasciatrice è stato dunque fatto sapere che a detta di Mosca «gli Stati Uniti hanno la stessa responsabilità del regime di Kiev nell’attacco terroristico in Crimea» e che i russi ormai considerano gli Usa «parte del conflitto, fornendo alle forze armate ucraine le armi utilizzate per attaccare la Russia». Concetti che sono stati poi ribaditi dal portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ripreso dalle agenzie russe. Peskov ha anche sottolineato che «il coinvolgimento degli Stati Uniti» nel conflitto non potrà non avere «conseguenze». Durante il suo consueto incontro con la stampa, Peskov ha inoltre invitato i giornalisti a chiedere ai colleghi in Europa e negli Stati Uniti «perché i loro governi uccidono i bambini russi». Al riguardo, Peskov ha quindi ribadito che Mosca «sa perfettamente bene» chi è dietro ad attacchi come quello di ieri in Crimea e «chi punta sui bersagli questi missili tecnicamente molto complessi». Oggi i ministri degli Esteri dell’Unione europea riuniti in Lussemburgo hanno approvato formalmente il 14esimo pacchetto di sanzioni alla Russia. Il viceministro degli Esteri russo, Alexander Grushko, ha commentato che «tutte queste misure annunciate di recente saranno analizzate attentamente e che «verranno prese le misure di risposta che riterremo necessarie».