«Una giornata storica: l’Autonomia è legge. Per un’Italia più efficiente e più moderna, con meno sprechi e più servizi a tutti i cittadini, da Nord a Sud: dopo tanti anni di battaglie e di impegno, nonostante le bugie e gli attacchi della sinistra, grazie alla Lega e al governo l’Autonomia richiesta da milioni di italiani è stata approvata questa mattina anche alla Camera ed è finalmente legge. Una vittoria di tutti gli italiani». Così il leader della Lega e vicepremier, Matteo Salvini, ha commentato sui social l’approvazione in via definitiva dell’Autonomia differenziata, votata dalla Camera (172 i sì, 99 i contrari e un astenuto) a conclusione di una lunga maratona notturna. «Un passo avanti per costruire un’Italia più forte e più giusta – ha scritto invece sui social il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni –, superare le differenze che esistono oggi tra i diversi territori della Nazione e garantire gli stessi livelli qualitativi e quantitativi delle prestazioni sull’intero territorio. Avanti così, nel rispetto degli impegni presi con i cittadini». Il provvedimento, infatti, delinea il perimetro entro cui Stato e Regioni potranno negoziare l’attribuzione o le revoche di poteri e funzioni su determinate materie. L’avvio di tale procedura da parte della Regione interessata, a una o più forme di autonomia, è subordinata alla definizione dei Lep (Livelli essenziali delle prestazioni). Alla misura sono però da sempre contrarie le opposizioni. Il capogruppo dem al Senato, Francesco Boccia, ha annunciato che «il Pd, insieme alle altre opposizioni, ai movimenti e alla società civile, è pronto a raccogliere da subito le firme per un referendum contro lo Spacca Italia». Anche il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, ha fatto sapere che «chiederò alle oltre duecentomila persone che hanno messo il mio nome sulla scheda elettorale di firmare il referendum abrogativo contro l’autonomia differenziata», che definisce «un provvedimento che non serve al Nord e che fa male al Sud». Critico anche il leader del M5s, Giuseppe Conte, il quale attacca Fratelli d’Italia: «Pur di portare a casa il premierato, ha ceduto allo scambio con la Lega e all’approvazione dell’autonomia differenziata che spacca il paese». «A dirlo mi tremano le gambe per l’emozione – è invece il commento del ministro per gli Affari regionali ele Autonomie, Roberto Calderoli –, c’è il via libera definitivo della Camera all’Autonomia differenziata. L’approvazione di oggi è il coronamento di anni e anni di battaglie politiche della Lega, all’interno delle istituzioni e nelle piazze insieme ai militanti, con un voto che scrive una pagina di storia per tutto il paese».