Conti pubblici, Italia verso procedura d’infrazione. Insieme ad altri 6 Paesi: Belgio, Francia, Ungheria, Malta, Polonia e Slovacchia
Dopo la sospensione dovuta alla pandemia, mentre nel frattempo sono scoppiate due guerre e una crisi energetica, ritornano le procedure europee per deficit eccessivo, oggi, con la relazione della Commissione Ue sulla sorveglianza finanziaria e sul rispetto dei vincoli per disavanzo e debito pubblico (rispettivamente entro il 3% e il 60% del Pil) nell’ambito del pacchetto di primavera del semestre europeo. L’Italia è tra i sette Paesi per cui la Commissione europea suggerisce l’apertura di una procedura per disavanzo eccessivo. L’apertura della procedura viene suggerita anche per Belgio, Francia, Ungheria, Malta, Polonia e Slovacchia. La relazione di oggi è il primo passo verso l’apertura delle procedure per i disavanzi eccessivi. Dopo aver preso in considerazione il parere del Comitato economico e finanziario, la Commissione intende proporre al Consiglio di aprire le procedure per i disavanzi eccessivi per questi Stati membri nel luglio 2024. Nel pacchetto pubblicato oggi, gli Stati membri sono invitati a presentare tempestivamente i loro piani di medio termine entro il prossimo 20 settembre, «a meno che non si decida di prorogare la scadenza di un periodo ragionevole». Le raccomandazioni specifiche per Paese contengono una raccomandazione qualitativa sulla crescita della spesa netta, differenziata in base alla situazione del deficit e del debito di un determinato Stato membro. Per beneficiare di un percorso di aggiustamento di bilancio più graduale, gli Stati membri possono impegnarsi ad attuare riforme e investimenti che rispettino criteri specifici, come ad esempio affrontare le raccomandazioni specifiche per Paese e puntare al raggiungimento di obiettivi specifici stabiliti a livello europeo.