Putin a Pyongyang, Usa esprimono preoccupazione
Nel giorno in cui Vladimir Putin è in Corea del Nord (la visita è in programma oggi e domani, ma prima il presidente russo ha fatto tappa nella Repubblica russa di Jakutia, mentre mercoledì sarà in Vietnam), si alzano le tensioni tra Pechino e la Nato. La Cina, infatti, ha replicato alle parole del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, il quale da Washington (dove è stato ricevuto dal presidente americano Joe Biden) aveva sostenuto l’opportunità di «considerare un qualche tipo di costo economico» per il sostegno alla Russia, alla luce delle ambiguità di Pechino sulla guerra in Ucraina. «Lo esortiamo a smettere di incolpare gli altri e a seminare discordia, a non gettare benzina sul fuoco e a fare qualcosa di concreto per la soluzione politica della crisi», è stata la risposta del portavoce del ministero degli Esteri cinese, Lin Jian. La Cina si è sempre dichiarata neutrale, ma le sinergie con la Russia, peraltro accresciute negli ultimi tempi, destano timore nei paesi occidentali. Gli occhi sono intanto puntati al viaggio di Putin, in un’area del mondo altrettanto carica di tensioni. Di recente le relazioni tra Mosca e Pyongyang si sono intensificate e i due paesi non hanno nascosto le proprie intenzioni di approfondire la cooperazione militare. In un intervento pubblicato sul quotidiano nordcoreano Rodong Sinmun, citato anche dall’agenzia di stampa Kcna, Putin ha assicurato il sostegno di Mosca a favore della Corea del Nord «nella lotta per difendere il proprio diritto all’indipendenza». Gli Stati Uniti, attraverso il portavoce del Consiglio di sicurezza della Casa Bianca, John Kirby, hanno espresso preoccupazione per il «rapporto sempre più stretto» tra Russia e Corea del Nord.