Conte, Renzi, Bonino e Calenda, i veri sconfitti della tornata elettorale

Al netto del caos che si è creato nella Capitale, con il sistema informatico che è andato in tilt, tanto che ancora giovedì non erano disponibili i dati ufficiali di 78 sezioni, i risultati delle Europee sono chiari. Fratelli d’Italia, con oltre 6,7 milioni di voti, il 28,76% del totale e 24 eletti, è il primo partito. Dietro, distanziato di quasi un milione e 100mila voti, il Partito democratico che raccoglie 5,6 milioni di voti, il 24,11% e 21 europarlamentari. Sia la premier Giorgia Meloni che la segretaria Elly Schlein possono, quindi, essere soddisfatte, soprattutto perché crescono rispetto alle elezioni politiche del settembre del 2022. Il Movimento 5 Stelle, invece, esce fortemente ridimensionato da questa tornata elettorale. L’obiettivo minimo di Giuseppe Conte era quello di avvicinare il risultato delle politiche o, in subordine, raggiungere la doppia cifra; entrambi gli obiettivi sono falliti, in quanto gli ex Grillini si sono fermati al 9,98%, con 8 eletti, e 2,3 milioni di voti. Seppure in misura diversa, possono essere soddisfatti i leader di Forza Italia e della Lega, Antonio Tajani e Matteo Salvini. Entrambi migliorano il dato percentuale delle Politiche, anche se a Forza Italia va meglio, in quanto passa dall’8,1% al 9,59%, con otto eletti al Parlamento europeo, che alla Lega, che cresce dall’8,79% all’8,98%, eleggendo sempre otto europarlamentari. In Forza Italia, è opportuno ricordare, sono confluiti anche Noi moderati che alle Politiche avevano preso lo 0,9%. La crescita più significativa, sia in termini percentuali che in valori assoluti, è quella di Alleanza Verdi e Sinistra, che passa dal 3,64% delle Politiche al 6,78% delle Europee; in valori assoluti, Avs passa da poco più di un milione di voti a circa 1,6 milioni. Gli eletti sono sei. Insieme al Movimento 5 Stelle, gli altri grandi sconfitti sono Matteo Renzi, che si era alleato con Emma Bonino, e Carlo Calenda, entrambi sotto la soglia di sbarramento del 4%, rispettivamente con 3,77% e il 3,35%, perdendo per strada 1,3 milioni di voti.