Azzurri primi nel medagliere e soprattutto è un movimento in crescita
Si tratta della miglior Nazionale di sempre quella che si sta vedendo agli Europei di atletica. Lo conferma la serata dell’8 giugno che rimarrà nella storia, dove in soli 42 minuti il tricolore ha ottenuto tre medaglie d’oro sotto il cielo di Roma. Jacobs, Simonelli e Fabbri però sono solo alcuni degli italiani a cui è stato avvolto il collo con la medaglia. Infatti, gli azzurri sono al primo posto nel medagliere con venti medaglie di cui dieci ori, sette argenti e tre bronzi, seguita dalla Francia con undici medaglie con quattro ori, mentre al terzo posto c’è la Gran Bretagna sempre con undici medaglie ma con soli due ori. Ma i successi dell’atletica leggera italiana avvenuti sotto gli occhi di Mattarella in questo Europeo, sono solo il frutto di un lungo lavoro avviato anni fa. L’exploit delle Olimpiadi di Tokyo ha creato un effetto passione, basti pensare che dopo Tokyo 2020 i tesserati alla Federazione di atletica leggera sono passati da 189.701 ai 244.405 di oggi. Gli uomini sono il 63% mentre le donne il 37% e gli under 18 (117.546) sono il 49% del totale dei tesserati. Anche gli investimenti sono cresciuti: quelli al settore tecnico sono passati da cinque a otto milioni, con l’idea di premiare il merito sportivo e il miglioramento degli atleti. Infine, alle 150 società che ottengono le migliori performance annuali si danno contributi che vanno da 40mila a 1.500 euro in base al piazzamento. La strategia infatti è quella di investire anche sugli allenatori oltreché sugli atleti. Insomma, in Italia sta prendendo sempre più piede il mondo dell’atletica leggera.