Stipendi in crescita per oltre 5,6 milioni di addetti in diversi settori produttivi

Primi mesi del 2024 molto proficui sotto l’aspetto dei rinnovi dei contratti collettivi nazionali di lavoro. Arrivati quasi alla metà dell’anno, è opportuno provare a fare il punto della situazione, anche in vista dei prossimi rinnovi, compresi quelli del pubblico impiego. Finora, sono stati rinnovati contratti collettivi per una platea di lavoratori dipendenti di 5,6 milioni di addetti, con una impennata significativa rispetto al 2023, quando si rinnovarono contratti per una platea di circa 4 milioni di addetti. Il rinnovo del contratto collettivo coincide con il rafforzamento del potere d’acquisto dei lavoratori coinvolti. Non a caso, soprattutto Cisl e Ugl insistono da tempo nel percorrere questa strada, mentre Cgil e Uil negli ultimi mesi hanno preferito virare su di una legge per il salario minimo legale su base oraria, appoggiando le iniziative parlamentari della minoranza di centrosinistra. Fra gli accordi collettivi rinnovati nei primi mesi del 2024, quello del Terziario è sicuramente fra i più pesanti, in quanto si applica ad una platea di circa 2,5 milioni di addetti, più altri 220mila della Gdo. Sono invece circa un milione gli addetti del Turismo, mentre 600mila i lavoratori degli studi professionali. Rinnovo anche per l’Industria alimentare (400mila addetti) e per il settore Acconciatura ed estetica (130mila dipendenti), oltre che per le cooperative sociali (400mila addetti).