Le regole di base

La prima cosa da ricordare è un aspetto che incide in maniera importante sulle abitudini degli italiani. Le elezioni europee 2024 si tengono, infatti, l’8 e 9 giugno, vale a dire di sabato (dalle 15 alle 23) e di domenica (dalle 7 alle 23), a fronte di una tradizione nazionale che ci vede al voto di domenica e di lunedì. Ciò è dovuto al fatto che in tutta Europa le operazioni di voto devono concludersi entro il 9. La norma di riferimento per il voto è la legge 18/1979 e le sue successive modificazioni e integrazioni; fra queste, la più significative sono sicuramente la legge 10/2009, che ha introdotto la soglia di sbarramento al 4% e il voto di preferenza, e la legge 65/2014, che ha definito le regole sulla rappresentanza di genere. Siamo davanti ad un sistema elettorale proporzionale con una soglia di sbarramento del 4%. I seggi sono assegnati nel collegio unico nazionale, per cui la soglia deve essere considerata su base nazionale, a liste concorrenti presentate nell’ambito di cinque circoscrizioni territoriali aventi dimensione sovraregionale nelle quali è diviso il territorio nazionale. Hanno diritto di voto tutti i maggiorenni, mentre per potersi candidare è necessario aver compiuto almeno 25 anni. Le candidature sono presentate in una o più circoscrizioni, naturalmente sempre nella medesima lista. Per effetto delle disposizioni sull’alternanza di genere, in ciascuna lista i candidati dello stesso sesso non possono essere superiori alla metà. Inoltre, i primi due candidati della lista devono essere di sesso diverso.