di Francesco Paolo Capone, Segretario Generale UGL
Queste belle parole di una canzone di Gaber ci ricordano quanto sia importante interessarsi alla vita pubblica per portare avanti le proprie idee, difendere i propri diritti e interessi, essere parte attiva nella comunità, a beneficio non solo personale, ma di tutti. Considerazioni che spesso abbiamo collegato al tema della partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese ed alla democrazia economica, ma che si adattano perfettamente anche all’evento che inizierà domani nel nostro Paese, ma che in altri Stati già è in atto, ovvero le elezioni europee per il rinnovo del Parlamento dell’Unione e quindi della Commissione. Ci siamo, finalmente questo momento è arrivato. Fino a qualche anno fa l’importanza di queste consultazioni era forse un po’ sottovalutata ed ancora oggi molti cittadini percepiscono l’Ue come un’entità lontana e complessa, c’è però una maggiore consapevolezza – come dimostra anche l’asprezza della campagna elettorale – sul fatto che, invece, le elezioni europee rappresentano un momento cruciale per la democrazia, al pari di quelle nazionali. Basti considerare i tanti temi sui quali Parlamento e Commissione hanno poteri decisionali, dalle politiche energetiche a quelle sulla transizione green, dal tema della difesa comune a quello del contrasto all’immigrazione clandestina e poi le regole economiche, il mercato interno, il Patto di Stabilità, il commercio con i Paesi Terzi e quindi la sicurezza alimentare e la tutela delle produzioni europee, la difesa della privacy anche rispetto alle nuove tecnologie ed all’Intelligenza Artificiale, la protezione dei diritti dei lavoratori ed, infine, il ruolo del Vecchio Continente in un contesto internazionale particolarmente teso, con tante guerre ai nostri confini. Su questi come su molti altri ambiti fondamentali le decisioni prese a Bruxelles influenzano direttamente la vita quotidiana di 450 milioni di cittadini europei e per questo la partecipazione al voto è non solo un diritto fondamentale, ma anche un dovere civico, finalizzato a scegliere con coscienza i rappresentanti che guideranno l’Ue nei prossimi anni. E se questo è vero sempre, ad ogni tornata elettorale, lo è stavolta in particolare, perché, dati i mutamenti politici che stanno avvenendo a livello nazionale nei vari Stati membri dell’Unione, ci sono concrete possibilità che si verifichi, di conseguenza, un cambiamento altrettanto significativo nelle composizioni dei gruppi politici e quindi nella maggioranza incaricata di governare l’Ue. Un’occasione storica per cambiare finalmente alcune misure che negli anni passati hanno caratterizzato, per l’Ugl negativamente, l’Unione ed avvicinare maggiormente le Istituzioni di Bruxelles alle istanze dei cittadini europei. Un appello, quindi, alla partecipazione al voto, per contribuire a costruire un futuro migliore per la nostra Europa.