L’Istat stima una ulteriore spinta almeno fino a tutto il prossimo anno

L’occupazione dovrebbe continuare a salire anche quest’anno e nel corso del 2025, proseguendo così la tendenza positiva che si protrae ormai da diversi mesi e che ha permesso di raggiungere dei record in termini di occupati mai conseguiti in precedenza. La previsione è dell’Istat che immagina una crescita dell’occupazione, misurata in termini di unità di lavoro, dello 0,9% nel 2024 e dell’1% nel 2025. Considerando che il calo della disoccupazione appare contenuto, tanto da attestarsi intorno alla soglia del 7%, l’aumento degli occupati sembra derivare principalmente dalla attivazione delle persone che oggi non lavorano né cercano una occupazione. Del resto, si tratta di un bacino che continua ad essere molto ampio, oltre il 30% della forza lavoro, sul quale il governo intende intervenire, anche attraverso misure volte a favorire l’avvio di attività imprenditoriali. Il decreto Coesione, in tal senso, prevede un pacchetto di incentivi all’autoimpiego sotto forma di voucher, fra i 40 e i 50mila euro, per l’acquisto di servizi e con l’erogazione di prestiti fino a 200mila euro, soltanto in una minima parte da restituire. Sul punto, il giudizio dei sindacati non è, però, stato concorde. Se la Cgil ha mosso critiche al fatto che l’esecutivo ha deciso di sostenere il lavoro autonomo, l’Ugl ha chiesto di mettere a disposizione più risorse, in particolare per i giovani, le donne e il Mezzogiorno.