Via libera anche per i fruitori della Dis-coll. Il nodo delle condizionalità

Da luglio, anche i disoccupati che percepiscono la Naspi e la Dis-coll, le due indennità di disoccupazione riconosciute, rispettivamente, ai lavoratori dipendenti e ai collaboratori coordinati e continuati, potranno accedere alla piattaforma informatica, fino riservata ai soli fruitori del supporto per la formazione e il lavoro e, su base volontaria, ai percettori dell’assegno di inclusione. La novità, che risponde ad una precisa richiesta che l’Ugl ha formulato per prima, è contenuta nel decreto-legge Coesione, in via di approvazione in Parlamento. L’iscrizione al Sistema informativo per l’inclusione social e lavorativa, questo il nome della piattaforma, è d’ufficio nel caso in cui la persona fruisca della Naspi o della Dis-coll. L’inserimento nel percorso produce due effetti immediati. In primo luogo, la persona potrà frequentare uno dei tanti corsi di formazione disponibili. Ad oggi, sono disponibili oltre 15mila corsi di formazione, con più di 300mila posti disponibili. In secondo luogo, l’interessato potrà avere contezza dei posti di lavoro messi a disposizione da soggetti privati. In questo caso, però, è necessario attendere i chiarimenti da parte del Ministero del lavoro e dell’Inps con riferimento al tema del rispetto dei criteri di condizionalità, dalla lontananza da casa alla retribuzione. Il rifiuto di offerte congrue comporta, infatti, la perdita del beneficio percepito.