Sanità, ecco il decreto contro liste d’attesa

Insieme ad altri provvedimenti, il Consiglio dei Ministri ha dato oggi “via libera” al decreto legge e al disegno di legge per l’abbattimento delle liste di attesa in Sanità.
Si tratta di un pacchetto di misure molto importanti. Le principali sono la piattaforma nazionale per abbattere le liste d’attesa e garantire i tempi delle prestazioni sanitarie e l’abolizione del tetto di spesa. I decreti approvati oggi dal Consiglio dei Ministri, «sono frutto di un lavoro che ci ha visto confrontarci con regioni, ordini professionali e associazioni dei cittadini», ha spiegato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in conferenza stampa. La piattaforma nazionale per le liste di attesa sarà istituita presso Agenas, prevista anche l’implementazione del sistema di prenotazione – quindi
l’afferenza a un Cup regionale o interregionale – non solo degli erogatori pubblici, ma anche degli erogatori privati accreditati ospedalieri ed ambulatoriali.
Saranno possibili «visite diagnostiche e specialistiche anche nei giorni di sabato e domenica» e «si amplia la fascia oraria per l’erogazione di queste prestazioni».
Novità importanti per il personale, «nell’anno in corso, il tetto di spesa verrà incrementato e portato, per le regioni che ne faranno richiesta, dal 10 al 15% mentre invece da partire dal 1° gennaio 2025 abrogheremo il tetto di spesa» per il personale sanitario».
Per gli operatori sanitari che svolgeranno un orario aggiuntivo straordinario «è prevista una tassazione del 15% sull’orario aggiuntivo e sulle prestazioni finalizzate all’abbattimento delle liste d’attesa, indipendentemente dal reddito percepito dal singolo operatore sanitario», mentre, sempre per combattere il fenomeno delle liste d’attesa e «per contrastare il fenomeno dei cosiddetti “gettonisti”, che abbiamo combattuto sin dal primo giorno di governo, le regioni e il personale del comparto dirigenza medica e sanitaria potranno anche reclutare personale con forme di lavoro autonomo».