Europee 2024, dove tira (più forte) il vento. Meloni: mandare «le sinistre di ogni colore all’opposizione». Schlein: «L’Europa siamo noi»

Non giriamoci intorno: le Europee 2024, che si celebrano l’8 e il 9 giugno, potranno decretare un netto cambiamento nel paradigma politico che governa l’Ue ed è per questo che la campagna elettorale, in Italia, è fortemente polarizzata, anche se il sistema elettorale per il rinnovo del Parlamento europeo è di tipo proporzionale. «Come leader di Fratelli d’Italia – ha detto il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, parlando al quotidiano “Il Tempo” e – dei Conservatori europei, il mio obiettivo è molto semplice: creare in Europa una maggioranza alternativa a quella attuale, mandando finalmente le sinistre di ogni colore all’opposizione. Vogliamo fare, cioè, esattamente quello che abbiamo fatto in Italia il 25 settembre 2022. Per me “mai con la sinistra” vale a Roma, come a Bruxelles». Per Elly Schlein, segretaria Pd, in un collegamento con Confesercenti, quello che ci attende sarà «un voto cruciale per il futuro dell’Ue e quindi per il futuro dell’Italia. L’Europa siamo noi», «il processo di integrazione deve continuare, è rimasto incagliato a metà, per dare risposte più pronte a cittadini e imprese», ha detto chiaro e tondo. È proprio in quel, detto dalla leader del centrosinistra italiano, «l’Europa siamo noi», che si spiega anche e ancora meglio la candidatura di Giorgia Meloni, peraltro non una novità nel centrodestra e non solo: «Voglio sapere dagli italiani se sono soddisfatti del lavoro che stiamo facendo, sia a livello nazionale che europeo». È chiaro, dunque, che le visioni in gioco, i venti forti che spirano sul Vecchio Continente, sono fondamentalmente due ed è sulla spinta di quelli che si gioca il futuro dell’Europa. E di tutti noi.