Il blitz della Polizia di Stato

Si fingevano rappresentanti di un fondo di investimento internazionale, contattavano le vittime proponendo loro vantaggiosi accordi economici per finanziare le loro start-up, poi gli sottraevano i fondi mediante sofisticate tecniche informatiche. Era questo il modus operandi di un’organizzazione criminale transnazionale specializzata in frodi informatiche e riciclaggio di criptovalute, smantellata dalla polizia del Centro operativo per la sicurezza cibernetica della Lombardia, in collaborazione con la Polícia Judiciária portoghese e con il supporto di Europol. Le indagini sono andate avanti per oltre un anno e hanno permesso di identificare i membri del collettivo, alcuni dei quali originari dei Balcani, prevalentemente residenti in Francia, e asiatici, residenti in Italia. Secondo quanto scoperto dalle investigazioni, gli incontri tra truffatori e truffati venivano organizzati in lussuosi ristoranti o hotel di lusso, durante i quali le vittime erano indotte a movimentare ingenti somme di denaro in criptovaluta attraverso wallet digitali o app per dispositivi mobili. Prima di finalizzare l’operazione, però, i truffatori si accertavano che le vittime disponessero di un fondo di garanzia “reale”, solitamente anch’esso in criptovaluta per poi sottrarre il controllo dei wallet digitali, svuotandoli completamente.