Bankitalia: «Reddito reale famiglie fermo al 2000»

In «termini pro capite, il reddito reale disponibile delle famiglie è fermo al 2000, mentre in Francia e in Germania da allora è aumentato di oltre un quinto». Non lo ha detto qualcuno di quei lungimiranti sindacalisti che in tempi non sospetti già lanciava allarmi sui redditi italiani, ma il Governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, nelle Considerazioni finali in occasione della presentazione della Relazione annuale 2023. «L’evoluzione dei salari ha riflesso il ristagno della produttività: i redditi orari dei lavoratori dipendenti sono oggi inferiori di un quarto a quelli di Francia e Germania». Inoltre, Panetta sostiene che «nell’area euro, l’economia italiana è quella con la minore crescita del prodotto per abitante nell’ultimo quarto di secolo» e «la produttività del lavoro è rimasta ferma». Secondo il Governatore è, in sostanza, il solito serpente a mangiarsi la coda, «l’evoluzione dei salari ha riflesso il ristagno della produttività». Solo nel 2023 «gli investimenti sono tornati a superare il livello precedente la crisi finanziaria, mentre le ore lavorate totali non lo hanno ancora recuperato». Anche se l’economia italiana «è quella con la minore crescita del prodotto per abitante nell’ultimo quarto di secolo», «non siamo condannati alla stagnazione», visto che negli ultimi anni sono migliorate redditività e posizioni patrimoniali delle imprese e «guardando al futuro, l’economia italiana potrà conseguire ritmi di sviluppo sostenuti se saprà, da un lato, affrontare le conseguenze del calo e dell’invecchiamento della popolazione e, dall’altro lato, imprimere una decisa accelerazione alla produttività».