Meno richieste all’Inps, ma alcuni settori sono molto più esposti di altri
Utilizzo degli ammortizzatori sociali in calo, ma alcuni settori sono più esposti di altri, per cui è fondamentale prestare la massima attenzione a tutte le dinamiche in campo, come chiesto dai sindacati. Nel mese di aprile, l’Inps ha autorizzato poco più di 38 milioni di ore di cassa integrazione, quasi due milioni in meno rispetto al mese precedente, quando si sfiorarono le 40 milioni di ore autorizzate. Un segnale positivo, anche se deve essere correttamente valutato, in quanto i due mesi presentano caratteristiche diverse per durata e per la presenza di molte festività. L’impatto, però, non è lo stesso per tutti i settori produttivi: nel Nord Italia, ad esempio, sono in affanno l’industria metalmeccanica, quella tessile e le costruzioni, mentre nel Centro e nel Sud è in difficoltà uno dei settori tradizionali del made in Italy, vale a dire la lavorazione di pelli e cuoio, oltre al comparto calzaturiero. Guardando alle diverse tipologie di cassa integrazione, quella ordinaria cresce di circa 300mila ore, mentre la straordinaria si riduce di quasi due milioni. All’interno della cassa straordinaria, è in crescita la componente legata alla solidarietà. In leggero aumento la cassa in deroga, che pure in passato ha avuto un ruolo centrale, mentre il calo è sostanzioso per gli ammortizzatori erogati dai fondi di solidarietà: meno 18,5% su base mensile, ma anche un meno 32,4% su base annuale.