Dalla Casa al Fisco, due pericoli scampati. «I Sindaci incasseranno e cittadini faranno corsa per andare a pagare dopo 30 anni di attesa»

Stamattina a Palazzo Chigi, nel corso della seduta odierna del Consiglio dei Ministri, “via libera”, tra gli altri, al dl Salva-Casa che introduce misure urgenti in materia di semplificazione edilizia urbanistica. Seduta che ha visto anche il viceministro all’Economia, Maurizio Leo, ragguagliare il Governo sul dm Redditometro. «Sono molto soddisfatto, è un intervento che entrerà nelle case di milioni di italiani in maniera positiva e risolutiva, – ha detto il fautore del Piano Casa, il vicepremier Matteo Salvini – taglia i tempi della burocrazia, è culturalmente una rivoluzione liberale. Passiamo dal silenzio-rigetto al silenzio-assenso», dunque «al passo con la modernità». Non solo, «conto che, con questa quantità di immobili che possono tornare sul mercato, si possa avere un riscontro positivo in termini di diminuzione del costo del mattone». Inoltre, il secondo passaggio del Piano Casa è l’edilizia residenziale pubblica, «che sarà oggetto della seconda tranche di un importante intervento», perché avrebbe un costo diverso e quindi «stiamo ragionando in termini economici». Obiettivo del dl, dedicato all’edilizia privata, è «liberare» gli appartamenti ostaggio di una normativa rigida e frammentata che ne ostacola la commerciabilità e talora preclude l’accesso a mutui, sovvenzioni e contributi, nonché introdotte «tolleranze costruttive tra il 2% e 5% in base alla superficie». Quanto al Redditometro, ieri il vice titolare del Mef, Maurizio Leo, ha firmato l’atto di indirizzo per bloccarne l’entrata in vigore e oggi il governo si è impegnato a riaggiornarsi in merito. Infine, via libera del governo anche al decreto legislativo che riduce le sanzioni fiscali.

Salvini: «Lo avevamo promesso e l’abbiamo fatto». Così il vicepremier sul dl Salva-Casa: «Un decreto di buonsenso che regolarizza piccole difformità, liberando finalmente gli uffici comunali da milioni di pratiche edilizie e restituendo il pieno utilizzo degli immobili ai legittimi proprietari».