Lo sostiene Reuters, citando fonti vicine al leader russo

Va presa per quello che è – un’indiscrezione raccolta da Reuters, interpellando cinque fonti anonime a conoscenza del dossier –, se però fosse vera, rappresenterebbe uno scenario inedito nella guerra in Ucraina. Secondo i rumors in questione, il leader del Cremlino, Vladimir Putin, sarebbe disposto ad un cessate il fuoco «per congelare la guerra». Che, complice la resistenza ucraina e il sostegno (economico e militare) dei Paesi occidentali a Kiev, si sta rivelando lunga e costosa per Mosca: i progressi russi sulla linea del fronte sono sempre molto contenuti. Nel tentativo di dare una “sterzata” allo status quo, negli ultimi giorni l’esercito russo ha lanciato una pesante offensiva nella regione di Kharkiv. Ed è proprio nella città di Kharkiv che il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si è recato per una riunione, durante la quale ha promesso sostegno alla popolazione locale. Nel frattempo, per la prima volta, la Russia ha riconosciuto al responsabilità del gruppo terrorista Stato islamico nell’attacco al Crocus City Hall di Mosca, costato la vita a 144 persone, il 22 maggio scorso: inizialmente i russi avevano denunciato il presunto coinvolgimento di Kiev, dietro l’attentato. «Durante l’indagine, è stato accertato che i preparativi, il finanziamento, l’attacco e la ritirata dei terroristi sono stati coordinati via Internet da membri del gruppo del Khorasan», la branchia afghana dello Stato islamico, ha riferito il capo dell’Fsb Alexander Bortnikov, citato dall’agenzia RIA Novosti, secondo cui oltre 20 persone sono state arrestate nel corso dell’indagine per il coinvolgimento nell’attentato.