Il ministro degli Esteri ha commentato la decisione di Norvegia, Spagna e Irlanda di riconoscere la Palestina: «Non servono passi che creano tensione»
Il governo italiano è a favore della nascita di uno Stato palestinese, ma il processo non deve subire accelerazioni che possono generare «tensioni». Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, commentando, intercettato dai cronisti in piazza Colonna, a Roma, la decisione di Norvegia, Spagna e Irlanda di riconoscere dal 28 maggio lo Stato palestinese (si veda la pagina di Esteri). Una decisione significativa ma che ha avuto perlopiù ripercussioni diplomatiche, in una fase molto critica per la regione mediorientale. Il titolare della Farnesina ha spiegato la linea italiana sul dossier: «Siamo favorevoli alla nascita di uno Stato palestinese che riconosca Israele e sia riconosciuto da Israele, non abbiamo mai cambiato idea sulla filosofia dei “due popoli, due Stati”. Noi siamo pronti a lavorare per una soluzione, così come proposta dalla Lega Araba, per preparare il terreno alla nascita di uno Stato palestinese con una sorta di amministrazione dell’Onu, anche con una presenza militare e siamo pronti a inviare militari italiani». Secondo Tajani, però, «passi che creano tensione non servono: dobbiamo lavorare per la pace per la soluzione due popoli due Stati». «Nel fine settimana incontrerò primo ministro e ministro degli Esteri dell’Anp che noi sosteniamo e andiamo avanti su un percorso di pace», ha concluso.