Nel pacchetto, sgravi contributivi, incentivi agli investimenti e difesa della produzione
Il decreto-legge 63/2024, che contiene una serie di misure urgenti rivolte principalmente ai settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura, è approdato in Parlamento per la sua conversione in legge, dopo la pubblicazione in gazzetta ufficiale. Il Governo ha infatti depositato il testo in Senato, con l’iter che sarà seguito dalla commissione Industria e Agricoltura. Si tratta di un provvedimento atteso e più volte sollecitato dalle federazioni di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Fra le note salienti, l’equiparazione, in termini di incentivi, fra le imprese dell’agricoltura con quelle della pesca e dell’acquacoltura. Gli articoli che compongono il provvedimento urgente sono sedici, compresi tre relativi alla continuità operativa degli impianti ex Ilva e le imprese di interesse strategico nazionale. il cuore del provvedimento, però, è rappresentato da un pacchetto di interventi volti a favorire il settore primario. È previsto uno sgravio sui contributi che devono versare i datori di lavoro delle imprese che operano nelle aree dell’Emilia-Romagna, della Toscana e delle Marche colpite dai violenti fenomeni alluvionali dello scorso anno. Fra le altre misure, pure interventi a sostegno delle imprese alle prese con funghi patogeni e altri agenti, che stanno impattando sulla produzione di kiwi e sull’allevamento di suini, bovini, ovini a altre specie, o per la presenza di specie aliene, come per il caso del granchio blu.