Ma i volumi viaggiano ancora al di sotto dei livelli del 2019
Prosegue la risalita del mercato dell’auto, con le immatricolazioni dell’Europa occidentale (che comprende Unione europea, area EFTA e Regno Unito) in crescita del 12% ad aprile rispetto allo stesso mese del 2023, a 1.080.913 unità registrate. Un risultato, spiega il Centro studi Promotor, legato in larga misura al maggior numero dei giorni lavorati nella maggior parte dei paesi dell’area per effetto della Pasqua precoce, caduta a fine marzo. Se si considera invece il consuntivo relativo ai primi quattro mesi dell’anno, la crescita delle immatricolazioni è pari al 6,5%, mentre se si estende il confronto al primo quadrimestre del 2019 i volumi sono ancora più bassi del 18,5%. Commentando i dati il CsP ha quindi spiegato che «non è quindi ancora superata la crisi del mercato dell’auto in Europa Occidentale iniziata con la pandemia e proseguita con la carenza di componenti per la produzione di autovetture, con il ritorno dell’inflazione e con gli effetti non previsti e non voluti, ma verificatisi, della transizione energetica, che ha determinato una carenza di offerta sul mercato». Gli ultimi dati sul mercato italiano, raccolti dal Ministero dei Trasporti, indicano per aprile un aumento del 7,5% a 135.353 immatricolazioni, con un +6,1% nel periodo gennaio-aprile 2024 rispetto allo stesso arco di tempo dell’anno prima e un calo di ancora 17,7 punti percentuali rispetto al primo quadrimentre del 2019. Anche per il caso italiano, il CsP parla di prospettive di un «recupero in tempi ragionevoli del forte ritardo del mercato italiano dell’auto non particolarmente positive».