Il governo ribadisce la propria posizione sulle varie riforme in discussione

Intervenendo ad un evento organizzato da Federdistribuzione, l’associazione che riunisce le imprese della grande distribuzione moderna, al Cnel, il sottosegretario al ministero del lavoro, Claudio Durigon, ha ribadito quella che è la posizione del dicastero, vale a dire sostenere la contrattazione collettiva nella individuazione degli interventi per rafforzare il potere d’acquisto degli stipendi e per accrescere la produttività. Un concetto illustrato anche dalla stessa ministra Marina Calderone e che il Cnel, guidato Renato Brunetta, ha inserito nei diversi documenti approvati dall’inizio della nuova consiliatura. Il tema della centralità della contrattazione collettiva, sostenuto a livello sindacale soprattutto dalla Cisl e dalla Ugl, è ritornato spesso negli ultimi mesi, principalmente in risposta ad alcune iniziative legislative promosse dalla minoranza parlamentare. Si ricorderanno, in particolare, le forti polemiche che hanno accompagnato la presentazione da parte del Partito democratico, del Movimento 5 Stelle e dell’Alleanza verdi sinistra delle proposte sull’introduzione di un salario minimo orario di legge e, più recentemente, sulla rimodulazione dell’orario di lavoro con l’obiettivo di arrivare alla cosiddetta settimana corta. La contrattazione collettiva, viceversa, è valorizzata quando si passa alle proposte di legge in materia di attuazione dell’articolo 46 della Costituzione sulla partecipazione dei lavoratori.