Scaduto il termine per la presentazione degli emendamenti alla Camera

Il dibattito parlamentare intorno alle proposte di legge in materia di partecipazione si appresta ad entrare nel vivo. Dopo la tornata di audizioni, che ha visto la presenza anche dei segretari generali di Cisl, Luigi Sbarra, e Ugl, Paolo Capone, la commissione lavoro della Camera, che sta trattando l’iter unitamente alla commissione finanze, ha indicato come testo base quello di iniziativa popolare, molto simile all’altro presentato successivamente da esponenti di diversi partiti del centrodestra. Alla scadenza del termine per la presentazione degli emendanti, ne risultavano protocollati 192. Tre di questi sono stati immediatamente dichiarati inammissibili, in quanto estranei alla materia, prevedendo nello specifico delle disposizioni su rappresentanza e rappresentatività, sull’ingresso delle associazioni dei pazienti negli organismi del Servizio sanitario nazionale e l’introduzione di un fondo per i nidi aziendali. Fra gli emendamenti ammessi, invece, se ne segnalano, in particolare, un paio trasversali che puntano ad escludere la presenza di organismi di partecipazione nelle cooperative di consumo e nelle società partecipate. Nei prossimi giorni, le commissioni saranno impegnate nell’analisi delle proposte emendative, terminato il quale si passerà al voto d’aula. Salvo imprevisti, sarebbe la prima volta che si arriva ad un tale punto nel percorso di attuazione dell’articolo 46 della Costituzione.