Bce, «in calo rischi ma aspettative incerte». Timori principali: rischi geopolitici, dovuti a guerre e popoli del mondo alle urne nel 2024

Apparentemente rassicurante, ma nella sostanza interlocutorio, il rapporto sulla stabilità finanziaria nell’aera euro, diffuso oggi, dalla Bce, nei confronti della quale i mercati continuano a nutrire alcune ben note aspettative. Secondo la Banca centrale europea, la stabilità finanziaria nell’area dell’euro ha beneficiato del miglioramento delle prospettive economiche, ma l’aumento dei rischi geopolitici potrebbe comportare notevoli rischi al ribasso. Francoforte non gira intorno ai problemi e d’altronde, alla luce dei vari scenari mondiali, non potrebbe fare altrimenti. Le sorprese economiche favorevoli negli ultimi mesi hanno alimentato le aspettative di base degli investitori, secondo cui l’inflazione nell’area dell’euro raggiungerà l’obiettivo della BCE senza una profonda contrazione economica, realizzando uno scenario di «atterraggio morbido», rileva l’Istituto. Nel complesso, nonostante la riduzione dei rischi di recessione a breve termine e le aspettative di base per un imminente ritorno a una crescita moderata, i rischi per la stabilità finanziaria rimangono elevati. Infatti, le probabilità che si materializzino eventi estremi appaiono elevate, il rischio geopolitico è in aumento. Se le tensioni attuali, già non poco preoccupanti, dovessero aggravarsi ulteriormente, potrebbero incidere sull’offerta di materie prime energetiche, minare la fiducia nell’economia reale, alimentare l’inflazione e innescare l’avversione al rischio nei mercati finanziari. Così, anche l’incertezza sulla politica economica globale rimane elevata, poiché i Paesi con più della metà della popolazione mondiale manderanno i propri cittadini alle urne nel 2024.