I poteri sostitutivi. Si punta a rafforzare lo sviluppo delle tecnologie digitali e ad emissione zero

Al fine di assicurare una puntuale spesa dei fondi comunitari, lo stato di avanzamento dei lavori è valutato attraverso l’invio di relazioni semestrali entro il 31 agosto ed entro il 28 febbraio. In caso di disallineamento con il cronoprogramma, le amministrazioni comunicano le azioni pianificate o in corso per ottemperare al ritardo. Il Dipartimento, in coerenza con il Programma nazionale di assistenza tecnica, da parte propria, pone in essere specifiche azioni per il rafforzamento della capacità amministrativa dei soggetti attuatori. Con riferimento agli interventi prioritari, in caso di raggiungimento degli obiettivi intermedi e finali, le Regioni e le Province autonome possono utilizzare, fino a concorrenza dell’intera quota regionale di cofinanziamento dei programmi europei FESR e FSE Plus, le economie delle risorse Fondo Sviluppo e Coesione. Di converso, in caso di inerzia, il Dipartimento assegna all’amministrazione responsabile un termine per provvedere; in caso di ulteriore ritardo, la Cabina di regia chiede al Ministro l’esercizio dei poteri sostitutivi. Spetta sempre alla Cabina di regia definire gli orientamenti nazionali al fine di dare attuazione al regolamento (UE) 2024/795 che istituisce la piattaforma per le tecnologie strategiche per l’Europa (regolamento STEP). Gli ambiti di intervento sono: tecnologie digitali (deep tech), pulite (zero emissioni), biotecnologie. Gli interventi sono anche volti ad affrontare le carenze di manodopera e di competenze essenziali.