La Covisoc per i controlli su economia e finanza dei club verrà sostituita da un’agenzia esterna al mondo sportivo: i club tremano

Nonostante le critiche ricevute negli ultimi giorni, la riforma di Andrea Abodi, ministro dello Sport, continua ad andare avanti e lunedì è attesa in Consiglio dei ministri per la presentazione ufficiale. Le critiche hanno spinto il ministro a parlare con Gravina e Petrucci, presidenti di Figc e Fip, con l’incontro che potrebbe esser anche allargato con la presenza di Giovanni Malagò, presidente del Coni. In questo incontro, i presidenti delle diverse federazioni proveranno a convincere Abodi ad apporre correzioni ad una riforma che al momento è appoggiata dal governo. La parte della riforma che non gradiscono le federazioni è quella che riguarda l’introduzione di un’agenzia indipendente per la vigilanza economica e finanziaria sulle società sportive professionistiche. Dunque non solo calcio, ma anche tutti gli altri movimenti. Tra le principali funzioni ci sarà quella di chiedere documenti alle società, fare eventualmente anche ispezioni, controllare i bilanci, i pagamenti, il rispetto delle regole per il rilascio delle licenze nazionali, verificare anche i requisiti delle proprietà, e alla fine dare pareri alla Figc, proporre l’apertura di indagini e sanzioni. Insomma, a grandi linee quello che fino ad oggi ha fatto con risultati davvero modesti la Covisoc, l’organo di controllo finanziario attualmente in seno alla Federcalcio. Con una profonda differenza, però: l’Agenzia non sarebbe più interna al mondo dello sport, ma esterna, statale, e si spera per questo davvero indipendente (oggi il presidente della Covisoc è scelto invece direttamente dalla Figc, quindi dal decisore politico del pallone). La questione è arrivata anche sui tavoli della Fifa e Uefa, che sono apparsi parecchio preoccupati per il caso italiano anche se per prendere una posizione si aspetterà un atto formale. Intanto, sul caso si è espressa Evelina Christillin, membro Uefa del Consiglio della FIFA, invitando i due massimi organi del calcio mondiale a rimanere sull’attenti perché potrebbero esserci forti ripercussioni e vedere anche l’esclusione di numerosi club dalle competizioni europee e anche la Nazionale rischierebbe in tal caso. Insomma il mondo del calcio in Italia torna a tremare ancora una volta.