«Non mi basta l’iniziativa di un giudice per sentenziare che qualcuno a Bari o a Genova è una persona per male. Quindi, conto che si faccia chiarezza il prima possibile. Per me ogni cittadino italiano è innocente fino a prova contraria a Bari, a Torino, a Genova e ovunque. E, quindi, non commento. Mi spiace, però io stesso sono a processo e rischio la galera perché ho bloccato gli sbarchi. Si è innocenti fino a prova contraria. E questo vale per tutti, per i politici, i giornalisti, gli infermieri». A dirlo è stato il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, a margine di un sopralluogo alle case Aler a Milano. Il riferimento è al caso giudiziario che si è abbattuto nelle ultime ore sulla Liguria e che coinvolge anche il presidente della Regione, Giovanni Toti, agli arresti domiciliari. «Sono garantista – è invece il commento del vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani –, per me una persona è colpevole soltanto quando è condannata in terzo grado di giudizio. Lo sono per le persone di area del centrodestra che possono essere coinvolte, come per quelle di area del centrosinistra. Sono convinto che Toti farà di tutto per dimostrare la propria innocenza e l’estraneità alle accuse che lo riguardano. Voglio essere ottimista e fiducioso per lui». Perplessità sui tempi della misura sono state invece espresse dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio. «Ho esercitato 40 anni da pubblico ministero e raramente ho chiesto provvedimenti di tutela cautelare dopo anni di indagini. Le mie perplessità non sono mai sul momento in cui scatta il provvedimento cautelare rispetto all’imminenza delle elezioni» – ha osservato il guardasigilli –, ma «se ho delle perplessità tecniche riguardano una misura rispetto al tempo in cui è stato commesso il reato ed è iniziata l’indagine». Anche il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha manifestato qualche dubbio sulla vicenda: «Tutti pensano che sia stata messa in arresto una persona che ha preso dei soldi per se stesso. Quando poi si scopre che li ha presi regolarmente, denunciandoli per una campagna elettorale, diventa difficile capire come faccia a essere un corrotto. Si è autodenunciato con i soldi della campagna elettorale?». «Bisogna capire – ha quindi aggiunto Crosetto –. Sono garantista, come lo sarei per Emiliano o per un governatore del Pd». Dall’opposizione, il leader del M5s, Giuseppe Conte, il quale ha parlato a margine di un evento a Roma, ritiene che le indagini di Genova confermino «una cosa che stiamo dicendo da tempo su cui politici e media fanno finta di nulla. C’è un problema di questione morale, di corruzione, di contaminazione fra politica e affari, c’è un tariffario da Nord a Sud dai 10 fino ai 50 euro. Non possiamo far finta di niente. È una ferita grandissima alla democrazia».