150 milioni subito, poi costruzione di due forni elettrici e visite di acquirenti potenziali

Una lunga riunione a Palazzo Chigi per provare a fare il punto sullo stato dell’arte sugli stabilimenti ex Ilva, un incontro che ha finito per incrociarsi anche con il tavolo convocato dalla premier Giorgia Meloni per illustrare ai sindacati le misure urgenti contenute nel decreto-legge sulle politiche di coesione. Diversi i ministri presenti, Adolfo Urso (imprese e made in Italy), Marina Calderone (lavoro e politiche sociali), Giancarlo Giorgetti (economia e finanze), con il coordinamento del sottosegretario Alfredo Mantovano, mentre dall’altra parte del tavolo si sono seduti i rappresentanti delle federazioni di categoria di Cisl, Cgil, Uil, Ugl e Usb. La situazione rimane sempre molto complessa, anche se non mancano novità interessanti e che, in prospettiva, possono far ipotizzare degli sviluppi utili al rilancio delle attività. Da subito, sono in arrivo 150 milioni di euro per le casse della ex Ilva che si aggiungono agli altri 150 per Ilva in amministrazione straordinaria e Acciaierie d’Italia. Fra le novità, la notizia principale è che nel primo semestre del 2025 inizierà la costruzione di due forni elettrici che dovrebbero entrare in funzione entro la metà del 2027. Più nell’immediato, come anticipato dal ministro Urso, entro alcune settimane, gli stabilimenti dovrebbero essere visitati da alcuni potenziali acquirenti, mentre già il 7 le parti dovrebbe tornare ad incontrarsi al ministero.