Governo: ok Cdm Dl Coesione e al pacchetto di norme sul lavoro

Oggi a Palazzo Chigi la seduta del Consiglio dei ministri con all’ordine del giorno, tra le altre cose, disposizioni urgenti in materia di politiche di Coesione; l’esame preliminare dello schema di decreto legislativo della revisione del regime impositivo dei redditi (IRPEF e IRES).
Tra le misure più importanti, che poi il governo ha illustrato in conferenza stampa, contenute nel pacchetto di norme in materia di lavoro, che appunto compone il dl Coesione, ci sono anche una modifica al decreto-legge Pnrr con la quale si interviene sulle norme del dl Pnrr che riguardano gli appalti pubblici e privati con l’intento di prevenire e contrastare il lavoro sommerso; un articolo riguardante la Cabina di regia per gli obiettivi della programmazione di coesione. La Cabina, nel dettaglio, sarà integrata dai ministri competenti per i settori della riforma ovvero titolari dei programmi interessati dagli interventi prioritari inseriti negli elenchi appositi nei settori strategici della politica di Coesione europea e dai presidenti delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano; incentivi per l’assunzione di donne e giovani ovvero si prevedono anche misure per «incentivare l’occupazione giovanile nei settori strategici», con un intervento riservato agli under 35 (disoccupati, inattivi o inoccupati) che, entro il 31 dicembre 2025, avviano sul territorio nazionale un’attività imprenditoriale nell’ambito dei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione al digitale ed ecologica; 300 milioni di euro destinati ai programmi di investimento, di importo non inferiore a 5 milioni di euro e fino a 20 milioni di euro, realizzati dalle imprese, anche di grandi dimensioni, su tutto il territorio nazionale e rispondenti alle finalità e agli ambiti tecnologici; istituzione del “Fondo perequativo infrastrutturale” con una dotazione di 50 milioni di euro per l’anno 2024, di 140 milioni per l’anno 2025 e di euro 100 milioni annui per ciascuno degli anni dal 2027 al 2033 al fine di assicurare il recupero del divario infrastrutturale tra le Regioni del Mezzogiorno d’Italia e le altre aree geografiche del territorio nazionale; rinnovo fino al 15 giugno degli incarichi dei 6.147 collaboratori scolastici assunti a tempo determinato a supporto dei progetti del PNRR e di Agenda Sud, attraverso uno stanziamento aggiuntivo di 18,5 milioni di euro.