Blinken: «Hamas decida in fretta su proposta di accordo»

Nella notte si sono registrati attacchi aerei israeliani su Rafah, nella Striscia di Gaza, che hanno provocato morti e feriti. L’offensiva vera e propria, annunciata da tempo, ancora non c’è stata, ma proseguono i raid sulla città. L’operazione potrebbe però essere almeno posticipata nel caso in cui Hamas accettasse l’ultima proposta della controparte israeliana per un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi ancora nelle mani dell’organizzazione. Al Cairo, dove si svolgono i negoziati, è attesa una risposta, ma nelle ultime ore Hamas ha fatto sapere che la proposta è ancora in fase di studio, smentendo in parte le indiscrezioni di ieri secondo cui c’era stata un’apertura. Tutto ciò avviene mentre il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, è di nuovo in Medio Oriente (oggi in Arabia Saudita, mercoledì in Israele), per l’ennesimo tour diplomatico. «Hamas ha davanti a sé una proposta straordinariamente generosa da parte di Israele. E in questo momento, l’unica cosa che si frappone tra il popolo di Gaza e un cessate il fuoco è Hamas. Devono decidere e devono decidere in fretta. Spero che prenderanno la decisione giusta», ha osservato Blinken, intervenendo all’incontro del World Economic Forum in Arabia Saudita. La Casa Bianca ha riferito di un colloquio telefonico, ieri sera, tra il presidente americano Biden e il premier israeliano Netanyahu proprio sul tema ostaggi e cessate il fuoco. Sullo sfondo, stando ai media locali, mentre si continuano a registrare frizioni interne nel suo governo, Netanyahu ora teme anche un mandato di arresto da parte della Corte penale internazionale (Cpi), iniziativa che potrebbe inoltre coinvolgere il ministro della Difesa Yoav Gallant e il capo dell’Idf, Herzi Halevi.