Meloni sceglie di candidarsi, si completa il quadro dei leader di partito che si presenteranno alle europee. Segretari in campo per FdI, Pd, FI, Azione e SUE. Diversa la decisione di Lega, M5s e AVS

«Scrivete Giorgia». Nel corso della tre giorni di Pescara di Fratelli d’Italia, la Premier ha ufficializzato la propria candidatura alle prossime europee, una scelta che rappresenta non solo la volontà di trainare la sua formazione, ma anche di verificare, dopo 18 mesi a Palazzo Chigi, il gradimento degli italiani sulla sua leadership di governo. In merito alla possibilità di utilizzare il solo nome di battesimo per esprimere le preferenze nelle urne, per la legge elettorale italiana è possibile utilizzare anche solo il nome ed eventualmente persino un soprannome, sulla base del principio del «favor voti», in base al quale sono validi tutti i voti nei quali sia chiara l’effettiva volontà dell’elettore. A ridosso del primo maggio, termine di scadenza per la presentazione delle liste, si completa quindi il quadro sulle strategie messe in campo dai vari partiti in vista delle europee. Gli altri segretari di partito che si candideranno sono, oltre a Giorgia Meloni, Elly Schlein per il Partito Democratico, che si presenterà, ma senza nome sul simbolo, e sarà capolista nella circoscrizione Centro e in quella Isole, ed Antonio Tajani per Forza Italia, che correrà in tutte le circoscrizioni tranne quella delle Isole. Candidato anche Carlo Calenda per Azione in tutte le circoscrizioni. Poi, per la coalizione “Stati Uniti d’Europa”, composta da +Europa e Italia Viva, sarà candidata Emma Bonino, ma non Matteo Renzi. Diversa la scelta effettuata dagli altri partiti, che non vedranno scendere in campo i propri leader. Per la Lega non ci sarà, infatti, il nome di Matteo Salvini. «Continuerò a fare il ministro», questa la dichiarazione del leader del Carroccio, mentre spicca la candidatura del Generale Vannacci, che sarà capolista in Italia Centrale. Allo stesso modo, per il Movimento Cinque Stelle, non è prevista la candidatura di Giuseppe Conte. Infine, Alleanza Verdi Sinistra, partito per il quale non correranno i leader, ma ci saranno candidati bandiera come Ignazio Marino e Ilaria Salis.