Le donne rappresentano circa il 40% del totale del personale formato. La distinzione per fascia di età presenta uno scenario equilibrato fra i 30 e i 59 anni, mentre, rispetto al titolo di studio, il possesso del diploma di scuola superiore è quello maggiormente ricorrente

Nel corso dell’esercizio 2023 si sono conclusi 634 progetti formativi finanziati con le risorse messe a disposizione da FondItalia che hanno visto il coinvolgimento di 2.688 imprese e 25.338 lavoratori. La platea dei 25.338 lavoratori che hanno partecipato ai progetti formativi conclusi è risultata composta per il 61,9% da uomini e per il 38,1% donne. Guardando all’età invece, nella classe di età fino a 29 anni, si ritrova il 12,9% dei partecipanti, nella classe di età da 30 a 39 anni il 25%, in quella da 40 a 49 anni il 26,3%, praticamente la stessa percentuale della fascia anagrafica da 50 a 59 anni 26,1%. Infine, nella classe da 60 anni e oltre, si posiziona il 9,7% dei partecipanti. Con riferimento al titolo di studio, il diploma di scuola media superiore è quello più ricorrente (42,8% dei casi), a seguire la licenza media (24,4%) e la laurea e le successive specializzazioni (13,8%). L’11,4% dei partecipanti al corso non dichiara il titolo di studio o è in possesso della sola licenza elementare, mentre il 7,9% può vantare una qualifica professionale. Interessante anche il dato sull’inquadramento, anche in un’ottica di valutazione complessiva della centralità della formazione continua. Il 55,3% dei partecipanti ai corsi è inquadrato come operario generico, con gli operai qualificati al 16,3%. Importante la presenza del personale impiegatizio, amministrativo e tecnico (23,4%). Infine, gli impiegati con qualifica direttiva rappresentato il 2,9% del totale, i quadri l’1,8%, mentre i dirigenti sono lo 0,2%.