Ultimo giorno di missione diplomatica per il segretario di Stato

Gli ultimi anni hanno restituito l’immagine di avversari strategici per Stati Uniti e Cina, le cui relazioni hanno oscillato non poco, ancora di recente. Eppure la convinzione di Pechino è che le due potenze dovrebbero essere «partner, non rivali». Si è espresso in questi termini, infatti, il leader cinese Xi Jinping in occasione dell’incontro con il segretario di Stato Usa, Antony Blinken. Quest’ultimo conclude la sua visita in Cina, ricordando a Pechino il ruolo fondamentale che avrebbe tanto nella guerra tra Ucraina e Russia (Blinken ha fatto riferimento ai maggiori problemi che avrebbe Mosca senza il sostegno della Cina; contestualmente, durante il consueto briefing con la stampa, il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin, criticava l’approccio statunitense alla crisi ucraina) quanto in Medio Oriente (contribuendo «a far calmare le tensioni»). Le divergenze tra Washington e Pechino restano, soprattutto quelle in ambito commerciale, ambientale e sulla delicata situazione che ruota attorno a Taiwan. Ma Xi ha voluto comunque aprire ad una prospettiva ottimistica: «La Cina è lieta di vedere gli Usa come un paese ottimista, aperto e prospero. Ci auguriamo che anche gli Stati Uniti vedano lo sviluppo della Cina in una luce positiva e costruttiva. Una volta risolta questa questione fondamentale, le relazioni sino-americane miglioreranno veramente, si stabilizzeranno, miglioreranno e andranno avanti». In precedenza, Blinken ha avuto colloqui con il suo omologo cinese, Wang Yi. Lo stesso Blinken ha definito il dialogo «approfondito e costruttivo», auspicando a sua volta progressi nei rapporti tra Stati Uniti e Cina.