Camera e Senato alle prese con due disegni di legge che intervengono su materie simili

La questione era emersa, seppure in maniera marginale, durante l’ultima audizione dei rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl sulle tre proposte di legge in materia di orario di lavoro, con particolare riferimento all’introduzione della settimana corta. Complice, probabilmente, anche la riduzione del numero dei parlamentari, che ha avuto ripercussioni negative sulle attività delle commissioni, in Parlamento si registra un ritardo nella discussione e nella successiva approvazione di diversi provvedimenti di legge. Una sorta di ingorgo nel quale sono finiti, fra gli altri, due disegni di legge molto attesi che si incrociano fra loro, vale a dire il collegato lavoro del governo alla manovra di bilancio del 2023, alla Camera, e il disegno di legge con prima firmataria Paola Mancini di Fratelli d’Italia, al Senato. Come evidenziato nelle audizioni dei sindacati, i due provvedimenti appaiono largamente sovrapponibili, quanto meno nelle tematiche, visto che poi presentano delle soluzioni diverse, in alcuni casi. A questo punto, appare necessario un coordinamento, anche in tempi rapidi, considerato che il collegato lavoro di matrice governativa ha ormai una anzianità di quasi un anno. Resta da capire se sarà sufficiente un raccordo fra i presidenti delle due commissioni, Franco Zaffini e Walter Rizzetto, o se, piuttosto, sarà lo stesso ministero del lavoro a prendere in mano la cosa, favorendo il confronto.