Molti i dossier aperti che dovranno essere affrontati con le parti sociali

Un atto formale, ma che, vista l’importanza dell’ente, assume sempre una particolare valenza. Si sono, infatti, insediati i nuovi organi dell’Inps, con alla presidenza Gabriele Fava e Micaela Gelera, Marialuisa Gnecchi, Antonio Di Matteo e Fabio Vitale nel Consiglio di amministrazione. L’Inps è il più grande ente previdenziale europeo, con oltre 400 servizi erogati ad una platea di 42 milioni di utenti. Sono 671 le sedi e gli sportelli diffusi su tutto il territorio nazionale. La nomina devi nuovi vertici arriva in un momento di forte attenzione verso l’Ente. Sono diverse le partite che si stanno giocando in questi mesi, ad iniziare dall’avvio dell’Assegno di inclusione, lo strumento che ha sostituto il Reddito di cittadinanza, con il rafforzamento dei controlli preventivi che hanno portato al rigetto di numerose domande presentate dagli ex percettori. Ma è sicuramente sulle pensioni che si concentrerà l’attenzione nei prossimi mesi. L’Inps, sebbene abbia un ruolo tecnico più politico, è decisamente parte in causa delle decisioni che saranno prese con la prossima legge di bilancio. Il Documento di economia e finanza non fornisce particolari anticipazioni su come vorrà muoversi il governo, mentre i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e delle altre parti sociali hanno chiesto più volte di riaprire il confronto sulla previdenza, dopo gli incontri della seconda metà dello scorso anno.