di Francesco Paolo Capone, Segretario Generale UGL
Il ruolo della scuola è anche quello di trasmettere ai ragazzi valori positivi e senso di responsabilità verso la comunità, concetti importanti quanto le materie di studio e le nozioni fini a se stesse. Con questo spirito il governo ed il ministro Valditara in particolare stanno immaginando la scuola del futuro, anche alla luce dei tanti episodi di violenza, riportati dalle cronache, fra studenti o a danno degli stessi insegnanti o del personale. E così è stato predisposto un disegno di legge destinato, se dopo l’ok del Senato sarà approvato anche dalla Camera, a rivedere molte regole, a partire dal peso del voto in condotta. Il giudizio sul comportamento diventerà, infatti, decisivo e potrà anche determinare la bocciatura. Alle scuole medie tornerà ad essere misurato in voti e non in giudizi e con il 5 scatterà automaticamente la bocciatura, mentre in prima battuta, ovvero prima del giudizio di fine anno e quindi con la valutazione del primo quadrimestre, obbligherà lo studente a partecipare ad attività di cittadinanza attiva e solidale. Più complesso l’intervento sulle superiori, dove, oltre alla bocciatura per un voto in condotta pari o inferiore al 5, ci sarà anche un debito formativo in caso di 6 che comporterà per lo studente un esame sull’educazione civica da svolgere a settembre per poter essere ammesso all’anno successivo. Il voto in condotta acquisterà, inoltre, maggiore importanza nel calcolo dei crediti per determinare il voto della maturità, dato che il massimo punteggio verrà assegnato solo se lo studente avrà ottenuto un voto in condotta pari a 9 o 10. Oltre a queste nuove regole, verranno introdotte anche delle multe, fino a 10mila euro, in caso di aggressioni al personale scolastico. Infine, in caso di sospensione, lo studente dovrà partecipare ad attività mirate, volte a promuovere una maggiore consapevolezza. Un altro elemento significativo contenuto nel Ddl è il cambiamento dei giudizi nelle scuole elementari, dove si tornerà alle diciture “insufficiente, sufficiente, discreto, buono e ottimo” al posto delle valutazioni descrittive attuali. Poi ci sarà una regolamentazione ed estensione delle sezioni Montessori, coordinata dallo stesso Ministero dell’Istruzione e, per disciplinare la questione, di attualità, delle di festività non riconosciute dallo Stato italiano, il criterio sarà quello di mantenere aperte le scuole, ma giustificando gli studenti in caso di assenza per festeggiare tali ricorrenze. Novità interessanti e positive, soprattutto nello spirito di incentivare nei ragazzi, con strumenti concreti capaci di incidere realmente sul comportamento, un maggiore rispetto nei confronti degli altri studenti, del personale scolastico e dell’istituzione scolastica in generale, un rispetto che va insegnato non solo per il bene della comunità, ma anche a loro personale vantaggio.