«Non è questione di un giorno in più o in meno. Abbiamo dimostrato che il provvedimento sta andando avanti»
Nell’agenda dei lavori parlamentari, figurano diversi dossier. Inclusa l’Autonomia differenziata, uno dei punti più ambiziosi del programma di governo. L’iter parlamentare richiede un po’ di tempo. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, s’è confessato però fiducioso: l’approvazione «non dipende da me, lungi dal governo mettere pressione al Parlamento», ha detto, intervenendo a margine della visita al Vinitaly. «Io so che sicuramente i gruppi parlamentari, in questo caso della maggioranza, hanno fatto del loro meglio per terminare il lavoro della commissione, che dovrebbe portare all’approvazione il 29 aprile. Dopodiché, dipende dall’andamento dei lavori parlamentari, da quanta opposizione verrà fatta. Sono fiduciosa, non è questione di un giorno in più o in meno. Abbiamo dimostrato che il provvedimento sta andando avanti», ha aggiunto il premier. Una battuta anche sul terzo mandato dei presidente di Regione, al centro di un confronto tra le stesse forze che animano la maggioranza: «A livello parlamentare, per ora, non c’è una maggioranza, ma è ancora presto per vedere», ha osservato Meloni, aggiungendo che la questione «interessa vari partiti, per cui se poi si trova una maggioranza in Parlamento, se c’è una disponibilità, si vedrà a livello di Parlamento». «Anche la tempistica in cui portare una proposta del genere penso possa vedere dei momenti in cui c’è un clima un po’ più sereno», ha concluso. Nel frattempo, restando sempre nell’ambito dei lavori parlamentari, il governo ha chiesto nell’Aula della Camera il voto di fiducia sul decreto per il completamento dell’attuazione del Pnrr.