Nelle prossime settimane, è atteso l’avvio del confronto per i decreti attuativi

Nessuna particolare sorpresa, se nel voto contrario di parte della minoranza parlamentare, sugli emendamenti al decreto-legge sul Piano nazionale di ripresa e resilienza con riferimento agli aspetti legati alla salute e alla sicurezza sul lavoro. Come evidenziato dalla stessa Ministra del lavoro, Marina Calderone, le modifiche al testo arrivano dopo un intenso confronto con le parti sociali, avviato già prima dei tragici fatti di Firenze, dove hanno perso la vita cinque operai per il crollo di un solaio nei lavori di costruzione di un ipermercato. Alcune delle proposte di modifica alla normativa vigente, in particolare quelle legate al contrasto al caporalato e alla somministrazione illecita di manodopera, erano state illustrate in sede di comitato per la lotta al sommerso, mentre sulle altre, subito dopo la riunione di Palazzo Chigi, si è aperta una intensa fase di confronto, sfociata nell’ultimo tavolo tecnico di mercoledì, dedicato principalmente ai cantieri e alla patente a crediti, alla presenza dei rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Confindustria, Ance e Alleanza cooperative. Il confronto ha permesso di smussare larga parte delle differenze di opinione fra gli stessi sindacati e le associazioni datoriali. Nelle prossime settimane, in questo senso, si aprirà la fase della definizione dei necessari decreti ministeriali attuativi delle disposizioni contenute nel decreto-legge 19/2024.