La malattia riguarda circa 300mila persone solo in Italia

Si celebra oggi la “Giornata mondiale del Parkinson” – il World Parkinson’s Day –, nel giorno della nascita del dottor James Parkinson, il primo ad aver riconosciuto la malattia come condizione medica. Che riguarda un numero consistente di persone: secondo l’Osservatorio malattie rare, nel 2023 in Italia i malati di Parkinson erano 300mila. Si tratta di una malattia neurologica multiforme che si manifesta con diversi sintomi. Sconosciute le cause. Si manifesta con maggiore frequenza intorno ai 60 anni anche se non mancano i casi tra gli under 50: circa il 10% dei malati ha meno di 50 anni. Il tremore, la lentezza dei movimenti, la rigidità muscolare e la difficoltà nella scrittura sono i sintomi più noti. Altri sintomi – riduzione dell’olfatto, disturbi del sonno, depressione e stipsi (stanchezza) – possono precedere di anni l’esordio dei disturbi motori. Ma è difficile metterli in relazione con il Parkinson. Non si conosce una cura anche se sono disponibili alcune terapie farmacologiche che, specialmente nelle prime fasi della malattia, consentono un buon controllo dei sintomi. La ricorrenza offre l’occasione di confronto per pazienti, famiglie e operatori sanitari con l’obiettivo di accrescere le conoscenze sulla malattia e il suo impatto sugli individui, sui loro caregiver e sulle comunità di riferimento.