La premier Meloni conferma la volontà di confermare il taglio dei contributi

Poche o nulle le anticipazioni in merito al Documento di economia e finanza, atteso per l’inizio della prossima settimana. Il Def, seppure modificabile nel corso dell’anno per fronteggiare eventuali emergenze o accadimenti imprevisti, rappresenta sempre un momento centrale, in quanto definisce, in via programmatica, lo scenario dei prossimi mesi e, soprattutto, quello dei prossimi anni. Il Ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti, non si è sbilanciato più di tanto, mentre la premier Giorgia Meloni ha confermato la volontà di mantenere il taglio del cuneo fiscale e contributivo anche nel prossimo anno. Come noto, quest’ultima misura rafforza in maniera importante i redditi dei lavoratori dipendenti fino a 35mila euro, con un taglio della quota di contributi a loro carico variabile fra il 6 e il 7%. Resta invece in piedi tutta l’altra partita della quale si è molto parlato nei mesi scorsi, vale a dire la riforma previdenziale. La legge di bilancio per l’anno in corso ha prorogato, con delle modifiche, gli strumenti in essere al 31 dicembre scorso, cercando così di dare una risposta immediata alle esigenze più stringenti. Ora si tratta di capire quali potrebbero essere le intenzioni a partire dal 2025, fermo restando che l’obiettivo di Quota 41 rimane per la legislatura. Fra le ipotesi, il passaggio a Quota 104, con età minima fissata a 63 anni e 41 anni di contributi versati.