Scambio reciproco di accuse tra il Pd e il M5s
Terremoto politico, a Bari: il cosiddetto campo progressista si spacca a causa della nuova inchiesta della Procura di Bari, che ieri ha portato alle dimissioni dell’assessora ai Trasporti della Regione, Anita Maurodinoia del Partito Democratico, accusata di voto di scambio. Nel tardo pomeriggio di ieri il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, ha annunciato che il suo partito non parteciperà più alle primarie per scegliere il candidato della coalizione di centrosinistra alle elezioni comunali di Bari, dei prossimi 8 e 9 giugno. «Non ci sono più le condizioni», ha detto Conte, aggiungendo che il M5s continuerà a sostenere Michele Laforgia, che avrebbe dovuto competere con il candidato del Pd, Vito Leccese. Conte «non pensi di dare lezioni di moralità a nessuno», la replica, stizzita, del Partito democratico. Che scatena la controreplica del leader pentastellato: «Nessuno può permettersi di dire che il M5s è sleale, Pd ritiri le accuse o sarà difficile collaborare», ha detto, spiegando di aver “messo in guardia” per tempo la segretaria dem Elly Schlein che «se la situazione si fosse compromessa e che se ci fossero state nuove inchieste non saremmo stati disponibili a far finta di nulla proseguendo con le primarie».