Il ministro: «Ue raccomanderà procedura per deficit eccessivo»

Nel Documento di Economia e Finanza, che verrà presentato la prossima settimana in Parlamento, «ci saranno numeri interessanti». Così il ministro dell’Ecoomia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, parlando ai giornalisti a margine dell’audizione di fronte alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato sulla riforma della governance economia dell’Unione Europea, spiegando che il DEF «avrà una conformazione leggermente diversa rispetto al passato, sicuramente più leggera», così come da istruzioni della Commissione Ue. A chi gli ha chiesto se il debito del 2024 sarà inferiore a quello del 2023, il titolare del dicastero economico ha spiegato che il governo fa le cose «in base alle istruzioni che ha ricevuto, in un contesto in cui tutte queste regole non sono ancora declinate e precisate e non si possono applicare, ma questo era facilmente prevedibile, data la complessità delle medesime e la situazione complessa di natura esterna». Per quanto riguarda il deficit – pari al 7,2% del Prodotto Interno Lordo nel 2023, secondo le ultime rilevazioni dell’Istituto nazionale di statistica -, il ministro ha spiegato che «essendo terminata a fine 2023 la sospensione del Patto di stabilità e crescita introdotta a seguito della pandemia e prorogata per via della crisi energetica, in base all’indebitamento netto registrato dall’Italia lo scorso anno è scontato che la Commissione europea raccomanderà al Consiglio di aprire una procedura per disavanzo eccessivo nei confronti del nostro come di diversi altri Paesi».