Cadono le ultime deroghe previste per i lavoratori fragili e i genitori di under 14

Se non fosse per il risalto dato da alcuni organi di informazioni, la notizia sarebbe passata, molto probabilmente, in sordina, come del resto è accaduto nei mesi scorsi per il pubblico impiego. Il 2 aprile è, infatti, il primo vero giorno senza smart working con le regole semplificate nel lavoro privato con riferimento, però, alle sole categorie dei lavoratori fragili e dei genitori con figli minori di 14 anni. Queste due eccezioni, che erano rimaste dai tempi della pandemia da Covid-19, erano già cadute a inizio anno per i dipendenti pubblici. Tradotto, ciò significa che, da oggi, per tutti i lavoratori, sia del pubblico che del privato, trovano applicazione le norme della legge 81/2017, che regolamentano il ricorso al lavoro agile, per accedere al quale è necessario che il datore di lavoro e il dipendente sottoscrivano un accordo individuale da comunicare all’Inps per i relativi adempimenti previdenziali e assicurativi. È opportuno ricordare che la citata normativa non prevede un accordo collettivo, che, comunque, molte imprese hanno tenuto a sottoscrivere, proprio per meglio organizzare questa modalità di rendere la propria prestazione professionale e lavorativa. Stesso discorso pure nella pubblica amministrazione, con gli enti che hanno implementato i piani di gestione del personale, demandando poi ai dirigenti l’individuazione delle mansioni e delle lavorazioni che possono essere svolte da remoto.