Netanyahu: «Verificheremo fino in fondo i fatti»

Un errore per cui «verificheremo fino in fondo i fatti». Ad assicurarlo è il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, citato dall’emittente Kan. Le forze israeliane hanno colpito durante un attacco un convoglio dell’organizzazione umanitaria World Central Kitchen, fondata dal famoso chef José Andrés, impegnato nella distribuzione di cibo e beni di prima necessità alla popolazione di Gaza. In sette operatori della ong – che ora ha annunciato la sospensione delle attività nell’area – hanno perso la vita, una situazione che è stata condannata fermamente dalla comunità internazionale, compresa l’Unione europea. Nonostante la risoluzione dell’Onu di alcuni giorni fa che richiede un cessate il fuoco, Israele prosegue l’offensiva contro Hamas. Ad ogni modo, ha detto il premier Netanyahu, «faremo di tutto affinché ciò non accada più». Intanto l’ufficio del premier israeliano ha fatto sapere che i mediatori nei negoziati al Cairo hanno «formulato, con l’aiuto dell’Egitto, una proposta aggiornata» per Hamas. A questo punto, è stato poi aggiunto, «Israele si aspetta che i mediatori lavorino di più con Hamas per promuovere negoziati a favore di un’intesa». Ma Israele è al centro delle riflessioni internazionali anche a seguito dell’attacco aereo che ha colpito le strutture diplomatiche iraniane in Siria, nella capitale Damasco. Una mossa condannata dapprima dall’Iran, che ha inoltre promesso ritorsioni. «Israele è responsabile delle conseguenze dell’attacco», ha dichiarato il ministro iraniano degli Esteri, Hossein Amirabdollahian, in una conversazione telefonica con il suo omologo siriano, Faisal Mekdad. «Un atto di aggressione» e una «violazione della legge internazionale», l’ha invece definita il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, citato dalla Tass.