Pasqua, prezzo uova al massimo: + 40%. Costo del cacao triplicato. Confcoperative, inflazione spinge spesa: 1,4 miliardi

Non è Pasqua senza uova di cioccolato, al latte o fondente. Ma i prezzi del cacao hanno toccato nuovi massimi storici, superando i 10.000 dollari alla tonnellata a New York, per poi arretrare leggermente, a causa della scarsità dell’offerta, dovuta a raccolti andati a male. Ne ha dato notizia il quotidiano The Guardian, come riportato da alcune agenzie italiane (Agi e Ansa), sottolineando che nell’ultima settimana i prezzi del cacao sono saliti ai massimi storici nelle borse merci di Londra e New York, dopo il terzo cattivo raccolto consecutivo in Africa occidentale. Il Ghana e la Costa d’Avorio, che insieme producono più della metà del raccolto globale di cacao, sono stati colpiti da condizioni climatiche estreme, amplificate dalla crisi climatica e dal fenomeno del Niño. Un portavoce di Nestlé, che possiede marchi di cioccolato come KitKat, Smarties e Quality Street, ha dichiarato che i prezzi per i consumatori potrebbero dover aumentare dopo che il costo del cacao è triplicato in 12 mesi. Secondo le stime, il consumo annuale di cioccolato supera gli 8 chili a persona nel Regno Unito e i 5 chili negli Stati Uniti e in Europa. Ma non sarà solo il cioccolato a pesare sulle tasche degli italiani. Secondo il Centro studi di Confcooperative, per le festività pasquali si affronterà una spesa complessiva per la tavola da 1,35 miliardi, un ritorno ai livelli pre covid con un +150 milioni rispetto allo scorso anno. Maggior costo che non equivale ad un aumento dei volumi dal momento che la spesa è spinta dall’inflazione che sgonfia il portafoglio. Si comprano meno prodotti, ma a un prezzo più alto.