F-16, Putin lancia messaggi a Nato e Usa. «Colpiremmo i caccia in aeroporti Nato». «Insensate affermazioni su possibile guerra»

Stamattina Putin, davanti ai piloti russi nella regione di Tver, ha lanciato un messaggio a Nato e Usa, agli alleati di Kiev: gli aerei da guerra F-16 che venissero utilizzati dall’Ucraina contro la Russia sarebbero colpiti dalle forze di Mosca «anche se si trovassero in aeroporti Nato». È una reale minaccia o il tentativo di fermare un’azione di Kiev? Dopo mesi di training, i piloti ucraini sono quasi pronti a guidare i caccia che il presidente russo teme di più, almeno secondo alcuni analisti occidentali. «Se vengono utilizzati da aeroporti di Paesi terzi, diventano per noi un obiettivo legittimo, non importa dove si trovino». Forse un’ostentazione di sicurezza, quando ha detto che gli F-16 all’Ucraina «non cambieranno la situazione sul campo di battaglia. E distruggeremo gli aerei proprio come oggi distruggiamo carri armati, veicoli corazzati e altri equipaggiamenti, compresi i sistemi missilistici a lancio multiplo». Allo stesso tempo, Putin ha definito «insensate le affermazioni secondo cui la Russia intende entrare in guerra con la Nato». «Combatteremo con la Nato o qualcosa del genere? Ebbene, questa è semplicemente una sciocchezza!», ha detto il leader russo, perché «gli Stati Uniti rappresentano il 39% della spesa globale» nel settore della difesa, mentre «la Russia il 3,5», non rinunciando a puntare il dito sull’espansione della Nato. Resta il fatto, in ogni caso, che con il presidente russo non bisogna mai abbassare la guardia, anche quando Putin afferma che Nato e Usa «intimidiscono la gente con una potenziale minaccia russa nel momento in cui cercano di espandere la loro dittatura al mondo intero».