Napoli, ultras e Juan Jesus contro la decisione del Giudice sportivo

Nella giornata di ieri il Giudice sportivo ha deciso di non punire Francesco Acerbi per i presunti insulti razzisti rivolti a Juan Jesus nel corso dell’ultimo match di Serie A fra Inter e Napoli a San Siro. Il motivo della mancata sanzione è dovuta al fatto che non ci sarebbero abbastanza prove per punire la condotta del difensore. Scampato così il pericolo di una squalifica minima di dieci giornate e che apre addirittura le opportunità al rinnovo di Acerbi con l’Inter fino al 2026. Ovviamente se l’Inter ha preso in maniera positiva la sentenza del Giudice, non si può dire lo stesso del Napoli che attraverso una nota sul proprio sito ha espresso la propria ira dicendosi “basito” rispetto alla decisione di non punire Acerbi. «A questo punto, il colpevole dovrebbe essere Juan Jesus, che avrebbe accusato un collega ingiustamente», scrive ancora il club ironicamente che alla fine del comunicato prende una posizione forte dichiarando che: «Il Napoli non aderirà più a iniziative di mera facciata delle istituzione calcistiche contro il razzismo e le discriminazioni, continueremo a farle da soli, come abbiamo sempre fatto, con rinnovata convinzione e determinazione». Anche gli ultras partenopei si sono schierati contro la decisione del Giudice sportivo, definendo “Acerbi l’emblema di un sistema ipocrita”, il tutto con uno striscione davanti il Maradona. Insomma non sembrano placarsi le acque contro il calciatore nerazzurro, con Juan Jesus che al momento non si è espresso se non con una foto attraverso i social che ritrae il simbolo del “Black Power”. Il calciatore brasiliano inoltre starebbe pensando di denunciare Acerbi, dato che non può far ricorso. Il fatto non è affatto chiuso.